Ha la buccia di colore nero e molto rugosa (da qui il nome scorsone), la polpa di colore nocciola tendente al rame, con numerose venature bianche molto ramificate, in genere si trova a pochi cm di profondità del suolo, molto spesso affiora dal terreno tanto che un occhio esperto riesce ad individuarlo benché acerbo e non emani ancora nessun odore utile per i cani. Non è considerato un tartufo pregiato, tuttavia il suo gradevole aroma (che somiglia al fungo porcino), trova molti stimatori.
Questa specie è abbastanza diffusa in toscana, il periodo di maturazione va dai primi di giugno alla metà di novembre.
Da alcuni anni questo tipo di tartufo è oggetto di “coltivazione” ovvero vengono effettuate piantagioni di specifiche piante "micorrizate"che dopo un certo periodo (almeno 6/7 anni) iniziano a dare delle buone produzioni, per questo, visto la sua “abbondanza” anche il suo costo è più accessibile rispetto ad altre specie.