Questa specie di tartufo ha il peridio (scorza) liscia simile al bianco, di colore biancastro tendente al rossiccio/marrone, la polpa è chiara tendente al fulvo violaceo-bruno con venature chiare.
È una specie diffusa sulla maggior parte del territorio Toscano, il periodo di maturazione va dalla metà di gennaio a tutto aprile, da qui il nome Marzuolo. Come l’Aestivium è considerato un tartufo “minore”, anche se da molti e considerato un buon tartufo, la pezzatura in genere è abbastanza piccola ma spesso compensata dal numero abbondante di forate mentre lungo le coste raggiunge una grandezza di tutto rispetto.
Questa specie di tartufi se consumati a crudo tendono a risultare poco digeribili, in alcuni casi si dice che “ritornano in gola”, pertanto si consiglia di consumarli cotti, fatti soffriggere leggermente nel burro con cui comunemente viene condita la pasta.